Il parco della Burcina è un parco – giardino situato a Pollone in prossimità delle Prealpi biellesi. E’ il luogo ideale per gli amanti degli spazi verdi e della natura ma anche per coloro che vogliono rilassarsi e dimenticare la vita frenetica della città.
Il colle Burcina venne acquistato verso la metà del 1800 da Giovanni Piacenza (industriale laniero di Pollone) il quale possedeva una grande passione per il giardinaggio e per la natura. Furono questi i presupposti che lo spinsero a trasformare il colle in un parco seguendo le orme dei primi giardini nati in Inghilterra nel 1700.
Egli iniziò, così, a mettere a dimora le prime piante nella parte bassa del colle, tra cui le gigantesche sequoie poste davanti al laghetto (1848) e costruì le prime infrastrutture (laghetti, sentieri, strade).
Il figlio Felice continuò per più di cinquant’anni l’opera paterna: realizzò la conca dei rododendri, uno spettacolo di colori durante il periodo primaverile che attirano l’attenzione di molte persone all’anno, e continuò il tracciamento di strade e sentieri, e numerose piante esotiche.
Inoltre il parco si caratterizza per l’estrema varietà delle specie presenti che si possono trovare come: le querce oppure la moltitudine di faggi che si possono scoprire lungo tutti i percorsi; ma all’interno del parco vi sono anche molte specie di aceri, sorbi, betulle, albero dei fazzoletti (pianta originaria del medio oriente caratterizzata da foglie cuoriformi e da fiori bianchi). Particolarmente bella in veste autunnale sono gli alberi dei tulipani ma anche la vegetazione tipica della macchia mediterranea come: la quercia da sughero, l’ulivo, il mirto, il corbezzolo e la lavanda.
Le fioriture si susseguono quasi ininterrottamente da marzo ad aprile con la fioritura di: narcisi, ciliegi giapponesi dalla delicatissima fioritura, rododendri e le ortensie che a luglio offrono una splendida fioritura blu.
All’interno del parco vi sono anche conifere originarie della California e dell’America Settentrionale: le sequoie che superano i 1000 anni di età.
Continuando il percorso verso l’alto si giunge in cima alla collina dove si trova la torre e una volta arrivati alla destinazione finale si può godere di una meravigliosa vista di tutto il biellese oppure ci si può accomodare in uno dei diversi tavoli da pic-nic prima di tornare verso il parcheggio.
All’interno della riserva sono ammessi i cani purchè siano tenuti al guinzaglio, inoltre nei giorni di martedì e venerdì è consentito raccogliere i funghi solo a coloro che possiedono l’apposito tesserino regionale.
COME ARRIVARE?
Dall’autostrada A4 TO-MI, uscendo a Santhià da Torino e a Carisio da Milano si arriva seguendo le indicazioni fino a Biella. Il parco dista circa 10 km dal centro, l’entrata principale si trova vicino a Piazza San Rocco. Il giovedì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 11 è consentito il transito alle autovetture che trasportano persone disabili o anziane.