ITINERARIO DEVOZIONALE
Numerosi sono i Santuari e le Chiese presenti nel Biellese.
Partendo dal Centro della città, chiamato Biella Piano, si possono visitare: la Cattedrale di Santo Stefano, conosciuta come Duomo, fu costruita nel 1402 sui resti della precedente chiesa di Santa Maria Maggiore come segno della popolazione per la scampata pestilenza. Divenne cattedrale nel 1772 e a partire da questa data fino al 1826 subì diversi lavori di ristrutturazione come l’aggiunta di due navate laterali, le cappelle laterali e la sagrestia oltre che l’intera cattedrale venne ristrutturata in stile neogotico. L’interno è caratterizzato da decorazioni con la tecnica del trompe-l’oeil (illusione pittorica di osservare oggetti che sembrano reali) tra gli affreschi i più importanti sono quelli della cappella di S. Eligio, che rappresenta i vari patroni dei collegi artigianali di Biella, e quello di “Cristo degli artigiani”. Testimonianza del precedente impianto romanico è il campanile a otto piani, situato a sinistra della Cattedrale.
Situato vicino al Duomo, il Battistero è dedicato a San Giovanni Battista. Fu costruito nel IX secolo sulle rovine di un preesistente sepolcreto pagano. Il Battistero presenta una struttura in stile romantico, a base quadrangolare avente un’ abside semicircolare su ciascuno dei lati. Al di sotto del livello del terreno si trova una cripta a croce greca scavata nel 1791 che veniva usata per seppellire i vescovi di Biella. La struttura è sormontata da una lanterna ad uso campanario ornata di bifore sui quattro lati. All’interno inoltre sono presenti degli affreschi attribuiti al Maestro di Oropa (pittore biellese attivo nel XIV secolo) dipinti tra il 1318 e il 1319.
Rimanendo sempre nella zona di Biella Piano ma spostandosi da Piazza Duomo verso Piazza Lamarmora possiamo trovare la Basilica di S. Sebastiano che fu costruita tra il 1504 e il 1551 su commissione di Sebastiano Ferrero. La struttura è a pianta a croce latina ed è un chiaro esempio di architettura rinascimentale che conserva pitture di artisti piemontesi. Oggi il Chiostro di San Sebastiano ospita il Museo del territorio in cui sono esposti reperti di una necropoli romana oltre che a ceramiche degli ultimi due secoli.
Prendendo la Funicolare si giunge a Biella Piazzo che costituisce la zone medievale della città. Qui si trovano le chiese di San Giacomo che fu consacrata nel 1227 e conserva opere di Daniele De Bosis e ospita le reliquie del beato Agostino de Fango. La Chiesa della Confraternita di Sant’Anna – Situata in via Avogadro, è la prima chiesa di questa confraternita sorta a Biella. Risale ad un anno imprecisato fra il 1600 ed il 1700. Sicuramente del 1753 è l’innalzamento del campanile, iniziato nel Seicento. infine la Chiesa della Confraternita del Santo Sudario – la sua edificazione iniziò nel 1667 e fu portata a compimento nel 1765. Chiusa al culto nel 1807, venne riaperta nel 1834 da Carlo Ferrero della Marmora. È situata tra i palazzi dei Ferrero della Marmora e dei principi Ferrero Fieschi.
Spostandosi verso Graglia è possibile ammirare intorno alla pittoresca Valle Elvo il Santurio di Graglia. Nei primi decenni del XVII i pellegrini di ritorno dalla Palestina volevano costruire una “Nuova Gerusalemme” nella propria terra natale. Nel 1655 il duca Carlo Emanuele II di Savoia fece innalzare sul Colle della Divina Bontà la Basilica, il cui interno interno è impreziosito dalla cupola ottagonale decorata da Fabrizio Galliari e dalla cappelletta dedicata alla Madonna di Loreto. E’ possibile soggiornare al Santuario in una delle 65 camere moderne che si affacciano in un ambiente ricco di vegetazione dove una volta si trovavano stabilimenti idroterapici, grazie all’acqua leggera e purissima che oggi viene utilizzata dall’azienda Lauretana.
Dopo il paese di Campiglia, nella Valle del Cervo, una strada porta al Santuario di San Giovanni a 1020 m. Attorno al Simulacro del santo, trasportato in tempi antichi,sorse nel XVII secolo la Chiesa primitiva, in seguito ingrandita fino all’aspetto attuale con il Chiostro di “Burnell” (tipica fontana in pietra pesante in tutti i santuari biellesi), il porticato e la chiesa sullo sfondo. San Giovanni è dotato anch’esso di camere e si collega con il Santuario di Oropa per mezzo di una strada attraverso la Galleria di Rosazza.
Il Santuario di Oropa, il più noto e importante dell’arco alpino, è situato a 1200 m di quota ed è legato al culto della Madonna Nera. La costruzione della chiesa è documentata nel 1200 ma nel Seicento venne ampliata grazie alla devozione della famiglia Savoia; al complesso lavorarono grandi architetti di corte come Filippo Juvarra e Pietro Arduzzi, che oggi è composto dal Chiostro con la Basilica Nuova e Antica. dal 2003 il Santuario e il Sacro Monte di Oropa fanno parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco.